Da oggi si farà sul serio, con oltre 400 atleti in rappresentanza di 12 nazioni che scenderanno in campo alla Fattoria la Principina di Grosseto a caccia dei titoli continentali Under 15 e Under 17. L’evento, realizzato con il contributo del Dipartimento per lo Sport della Presidenza del Consiglio dei Ministri, è stato ufficialmente aperto ieri sera con una affollatissima Cerimonia di Apertura, alla presenza del Ministro per lo Sport e i Giovani Andrea Abodi, arrivato a sorpresa sulle note dell’Inno di Mameli, cantato a squarciagola dagli azzurrini. L’abbraccio con il Presidente della FIDAF (Federazione Italiana di American Football), Leoluca Orlando, “un amico”, come lo ha definito il Ministro, e tutta l’emozione di trovarsi davanti ad una platea gremita di giovani atleti: “Ho l’onore di essere il Ministro dello Sport e dei Giovani e per questo trovarmi davanti a tutti voi, questa sera, è la consacrazione del mio Ministero”, ha dichiarato tra gli applausi il Ministro Abodi, rivolgendosi ai ragazzi. “Do il benvenuto in Italia a nome mio e del Governo che rappresento agli 11 Paesi partecipanti. Ho voluto fortemente essere presente oggi, anche se solo brevemente, perché ho capito che era importante, soprattutto per me, condividere la vostra gioia, la vostra freschezza e i vostri sorrisi e soprattutto la vostra passione per uno sport meraviglioso come il football americano”.
Tutte e 12 le nazioni partecipanti (Austria, Francia, Germania, Repubblica Ceca, Serbia, Slovacchia, Ucraina, Israele, Gran Bretagna, Finlandia, Olanda e Italia) sono salite sul palco con le loro squadre nazionali, cantando ed emozionandosi all’esecuzione dei rispettivi inni nazionali, in una grande festa che, da oggi, si trasferirà sui campi.
Gran parte delle partite saranno trasmesse in diretta streaming sul canale ufficiale della Federazione Internazionale (https://ifaf.tv/), mentre sarà possibile seguire i risultati LIVE e attraverso le meravigliose foto dei nostri fotografi sul sito dedicato all’evento: https://italia.fidaf.org/eyffc2023/
Ph. Credits: @Giulio Busi