Ad entrare per prima in attacco la Danimarca, con il buon ritorno di Espersen che fa partire la propria offense dalle 35. Con Schwartz a guidare l’attacco, il primo drive finisce con un punt causato dall’aggressiva difesa francese. Male anche il primo drive degli avversari, compromesso da due pesanti penalità che portano ad un primo down e 35. Un’ottima corsa di Polin riesce tuttavia a riportare in gioco la Francia guadagnando un primo down. I RB francesi continuano poi a martellare sul gioco di corsa, fino a che un fumble non riconsegna palla ai danesi.
Il drive danese comincia con una bella screen pass di Bunk, concretizzata poi in un primo down da una ricezione di Mazanti. Ma proprio nel pieno del drive, una DL francese tocca il braccio di Schwartz e consente a Chevalier di intercettare. La wing-t francese rientra quindi in campo con le belle corse di Keita, che con la sua agilità confonde e si infila nella difesa danese. Ancora inutili penalità fanno tuttavia perdere l’inerzia ai francesi, che si ritrovano costretti al punt.
Alla fine del primo quarto il tabellone resta ancora vuoto, con la Danimarca che tenta di aggiornarlo con le corse di Norgaard e i pass di Schwartz per Bunk e Buus. Bene anche Lillie, al quale viene affidata con successo la trasformazione di un 4° down. A sorprendere è però Steinhauer, che col suo metro e 99 riceve un perfetto pass overshoulder e segna il primo TD del match. Con la trasformazione di Sondergard il punteggio va a 7 – 0.
La Danimarca poi, prova inspiegabilmente un onside kick ma, recuperato dalla Francia, quest’ultima risponde a tono andando a segno con la prima, bellissima, corsa di Polin, che si beve la difesa danese e pareggia i conti. Sarà poi Chevalier con l’extra point a pareggiare i conti anche sul tabellone.
La fine del secondo quarto vede le difese dominare sulle formazioni offensive; e dopo uno scambio di punt è finalmente la Francia a scuotere lo stadio con le corse di Keita e Polin. Sarà però il pesante Monduc a segnare il secondo TD, mentre Chevalier calcerà l’extra point del 14 -7.
A 2 minuti dall’halftime, la no huddle danese sembra mettere in difficoltà il secondario avversario, che comincia a soffrire le ricezioni di Bunk e Steinhauer e le corse di Norgaard. Bene anche per Paaske, che effettua due belle ricezioni annullate tuttavia da due penalità. Con pochi secondi allo scadere della prima metà, Schwartz cerca inutilmente di ridurre il divario; ma le squadre andranno negli spogliatoi sul 7 – 14.
Il terzo quarto si riapre in bellezza, con Pernier che ritorna il kickoff direttamente in end zone e allunga di due possessi sulla Danimarca. L’extra point di Chevalier è buono e il punteggio va sul 7 – 21. La Danimarca rientra comunque in offense determinata a ridurre il divario, e se Schwartz comincia a colpire i suoi bersagli con accuratezza, a correre il pallone ci pensa Lillie. Ma questo non basta ad oltrepassare l’esperta difesa francese, e la palla torna in mano agli avversari.
Keita e Polin tornano dunque a correre il pallone, e con una media di 20 yard a portata guadagnano subito un primo e goal. Ancora una volta viene poi utilizzato il RB “di sfondamento” Monduc, che entra in end zone per il suo secondo TD del match. L’extra point di Chevalier è buono e la Francia allunga sul 7 – 28.
Quando la Danimarca sembra mollare, un’ottima finta di punt gli consente di guadagnare il primo down e rientrare in gioco; e proprio all’inizio del quarto quarto, con le ricezioni di Paaske e Bunk l’attacco danese riesce ad avvicinarsi alla red zone. Qui la palla viene tuttavia intercettata da Cramaix, che regala un prezioso turnover alla Francia. L’occasione viene infatti capitalizzata da Keita, che alla prima azione sfila sulla side line fino alla end zone; ci pensa poi Chevalier a metterla in mezzo ai pali per il 7 – 35.
La Danimarca decide poi di cambiare QB e sostituire Schwartz per Carstens, mossa che si rivelerà sbagliata visto l’intercetto lanciato alla prima azione per Pernier, che rida palla ai francesi. Cercando di far scorrere il tempo, la Francia alterna i suoi RB Cliquot, Monduc e Polin, ma è tuttavia costretta a ridare palla alla Danimarca. Poco male comunque, grazie al secondo intercetto di Pernier che viene anche riportato in TD. A due minuti dalla fine, con il calcio di Chevalier, il punteggio sale 7 – 42.
Botta d’orgoglio finale per Carstens e l’attacco danese, che riescono a mettere altri punti sul tabellone grazie al TD pass su Mazanti. Buona anche la trasformazione da due su Paaske, che chiude la partita sul 15 – 42.
MVP defense e offense a due francesi, rispettivamente a Pernier, guadagnato grazie al suo ritorno e all’ultimo pick six; e a Keita, che ha corso 4 volte per un totale di 142 yards.