Italia di Bronzo!

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Svezia, due anni dopo.

L’Italia del football è tornata in campo a Göteborg contro la Nazionale svedese questo pomeriggio, ma la posta  in palio questa volta non era quella più prestigiosa, quella che ci ha portato sul tetto d’Europa a fine 2021: Italia e Svezia oggi hanno combattuto per un posto sul podio, ma non per il titolo e ad aggiudicarsi la partita, che vale anche la permanenza nel Gruppo A del football europeo è stata l’Italia, al termine di una partita non particolarmente emozionante ma corretta e giocata in modo solido dagli Azzurri guidati da coach Davide Giuliano. Ma vediamo com’è andata.
Primo drive di attacco di studio per entrambe le formazioni e difese che bloccano rapidamente l’azione offensiva avversaria. E’ il secondo drive azzurro a regalarci le prime emozioni, con Luke Zahradka che pesca Simone Alinovi in profondità per un primo down poi arricchito da un’interferenza difensiva che porta l’Italia in pieno territorio nemico.
E’ Simone Boni a sbloccare il risultato, con una spettacolare ricezione da 40 yard e ingresso in tuffo in endzone. Alberto Barbaro trasforma su calcio e il punteggio si fissa sul 7 a 0 per gli Azzurri.
La Svezia non riesce a trovare varchi nella difesa italiana e la palla torna rapidamente nelle mani di Luke Zahardka. Il running game dell’Italia, affidato sin qui principalmente a Mike Gentili, non riesce a produrre risultati efficaci e un drop di Boni in posizione ghiottissima costringe l’Italia al punt. E’ qui che gli svedesi piazzano il primo big play di giornata, con un ritorno fino alle 35 yard dell’Italia. Una corsa di Alexander Kennedy Chaanhing porta la Svezia in red zone per la prima volta dall’inizio dell’incontro. L’effort offensivo, però, si infrange sul “muro“ azzurro e l’errore nel tentativo di field goal impedisce alla Svezia anche di accorciare le distanze.
L’attacco azzurro torna a macinare yard con il gioco aereo, sull’asse Zahradka-Alinovi-Boni, e con due lanci l’Italia torna a ridosso della goal line. Niente touchdown, tuttavia, perché la difesa svedese fa buonissima guardia. E’ Barbaro che consente di arrotondare il vantaggio, calciando tra i pali il field goal del 10 a 0, che chiude anche il primo quarto di gioco.
Il primo turnover della partita ce lo regala un intercetto messo a segno dalla nostra difesa, e l’attacco capitalizza al meglio questa opportunità, andando in touchdown con un altro TD pass di Zahardka, questa volta per le mani di Simone Alinovi. Un errore nello snap impedisce a Barbaro di trasformare: 16 a 0.
La Svezia prova a reagire, ma un fumble vanifica nuovamente l’effort offensivo, riportando l’Italia in attacco da oltre metà campo. Questa volta, però, l’unica soluzione è il punt, quando manca meno di un minuto all’half time. Le squadre vanno negli spogliatoi a punteggio invariato, con l’Italia solidamente in controllo della partita.
Il terzo quarto si apre con le difese in cattedra ed è solo a circa 5 minuti dalla fine del periodo che l’Italia riesce nuovamente a sciogliere il bandolo della matassa, con un’altra bomba dello “Zar” per Simone Boni, che riceve in endzone per il secondo TD personale di giornata. Barbaro calcia tra i pali: 23 a 0. La solida prestazione della difesa azzurra consente all’Italia di mantenere inviolata la propria endzone per tutto il terzo quarto, con l’attacco che rientra in campo in apertura di quarto periodo con un paio di efficaci portate ad opera di Stefano Bartoccioni, possente RB dei Guelfi Firenze subentrato al posto di Mike Gentili. Un’interferenza difensiva mette l’Italia a ridosso della goal line. Ancora una volta, però, gli Azzurri sono costretti al field goal per fare punti, incapaci di rompere il muro svedese a difesa della propria endzone, malgrado i tre tentativi di sfondamento ad opera di Stefano Chiappini e di tutta la O-Line. Barbaro non sbaglia: 26 a 0.
La Svezia riesce a togliere lo 0 dal tabellone a meno di 5 minuti dal fischio finale, con un bel lancio di Viktor Wessberg per Johan Hallgren direttamente in endzone, e successivo calcio di trasformazione di Alvin Gustafsson per il 26 a 7 che, se non riapre la partita, quanto meno riaccende il tifo del pubblico sugli spalti. Per l’Italia c’è spazio anche per Luca Aldrighetti, il RB dei Lions Bergamo, che contribuisce a dare consistenza al gioco di corsa e a far correre il cronometro in questi ultimi minuti che separano la Nazionale italiana dalla medaglia di bronzo.
La Svezia tenta il tutto per tutto, con un ultimo drive disperato, ma la difesa azzurra le nega la soddisfazione di una seconda segnatura grazie all’intercetto di Andrea Fantin in endzone che riporta i nostri in attacco con una manciata di secondi ancora da giocare. Zahradka si inginocchia e la partita termina qui, con una vittoria senza troppi patemi per l’Italia e la certezza di restare nel football che conta, in quel Gruppo A che negli ultimi due anni ci ha regalato un oro e un bronzo continentali.
MVP difensivo: Myren Ludvig (LB della formazione svedese)
MVP offensivo: Luke Zahradka (QB della nostra nazionale che, da vero leader, decide di consegnare il premio nelle mani di Alessandro Vergani, in rappresentanza di tutta la O-Line azzurra).
Ph. Credits: @Valentina Gianferrari

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